- Tarquinio Merula -
Tarquinio Merula nacque il 25 Novembre del 1595 a Busseto,
cittadina sita in Provincia di Parma ma facente parte allora
della Diocesi di Cremona; duecento anni dopo darà i natali a
Giuseppe Verdi, considerato tra i maggiori musicisti italiani.
Con tutta probabilità il giovanissimo Tarquinio, rimasto presto
orfano di padre, fu affidato allo zio sacerdote Pellegrino
Merula, parroco della Chiesa di S. Nicolò in Cremona. Sotto la
tutela di questo zio, famoso letterato ed autore della celebre
opera "Il Santuario di Cremona", Tarquinio venne quindi
ad abitare in tenera età a Cremona; il 25 Aprile 1606 fu dallo
stesso zio cresimato ed istruito nelle lettere e nella musica
diventando un "cremonese" di adozione. Dal resoconto di
una visita pastorale di quegli anni, sappiamo che la chiesa di
S.Nicolò era provvista di un organo a tre registri, suonato dal
curato stesso: << Organum adest ex tribus registris
posta altare maius factum impensa vicinantiae et rectoris,
pulsatur a reverendo rectore>>.Con tutta probabilità
quindi lo zio Pellegrino, impartì lezioni di musica al giovane
Tarquinio che si esercitò forse proprio sull'organo a
disposizione nella chiesa di S.Nicolò, oggi scomparsa.
Nel 1614 contrasse matrimonio con Valeria Bordigalli dalla quale
ebbe poi non meno di otto figli.
Dallo storico locale del XVII secolo Giuseppe Bresciani,
apprendiamo che il ventenne Tarquinio era già assai famoso:
<<1615: Tarquinio Merula ha con il suo grande et
stravagante ingegno imparato il sonar l'organo et il contraponto
di musica in quale molto se andatto affaticando si che s'a
aquistato grandiss.o honore.>>. Nel 1615 vennero
stampati a Venezia i suoi primi lavori, Il Primo Libro delle
Canzoni a quattro voci per nonata, Op.1, esordiendo così nel
mondo della musica con una raccolta di brani strumentali. Da
allora Merula fu instancabile compositore e, nell'arco di
trentacinque anni, pubblicò ben diciassette raccolte, tra musica
vocale sacra, profana e strumentale.
Seguirono poi numerosi incarichi professionali; fu organista
nella chiesa di S.Bartolomeo presso i Padri Carmelitani di
Cremona e nel 1619 lo troviamo organista a Lodi nella chiesa
dell'Incoronata.
Nel 1624 si recò a Varsavia dove fu nominato Organista di Chiesa
e di Corte presso la Corte del re di Polonia e di Svezia, ma due
anni più tardi rientrò a Cremona dove fu contemporaneamente
organista della chiesa di S. Agata e maestro della Cappella delle
Laudi, solo il sabato, della Cattedrale. La Cappella delle Laudi
era un'importantissima istituzione cremonese nata nel 1596 e
svolgeva, sotto l'autorità esclusiva dei Prefetti della Fabbrica
o Fabbricieri della Chiesa Cattedrale, il ruolo di
accompagnamento musicale delle funzioni religiose esclusive del
sabato, dedicate alla Madonna del Popolo. Mantenne per secoli,
assieme alla Cappella della Cattedrale propriamente detta, un
importantissimo ruolo culturale; in una società povera e di
livello d'istruzione assai limitato ed elitario, ebbero il merito
di istruire alla musica molti giovani di talento, diventati poi
loro stessi Maestri di Cappella, come Marcantonio Ingegneri,
Nicolò Corradino, Carlo Piazzi.
Nel 1631 Merula fu chiamato a Bergamo come Maestro di Cappella in
S. Maria Maggiore dove restò in servizio fino al 1633.
Riconfermatogli il posto di Maestro alle Laudi, tornò a Cremona
ma nel 1635, in seguito ad un' eccessiva richiesta di aumento
dello stipendio, non fu riconfermato nella carica; gli fu
preferito Nicolò Corradino (1577-1646) che vi rimase per un
decennio fino alla morte, mentre Merula, dopo una breve parentesi
pare presso l'arciprete di Seriate, tornò in servizio a Bergamo
fino al 1640. Nel 1643 fu attivo a Venezia dove collaborò alla
partitura de "La finta savia" di G. Strozzi, assieme a
Filiberto Laurenzi, Arcangelo Crivelli, Alessandro Leardini,
Vincenzo Torri e Benedetto Ferrari. Nel 1646 morì Nicolò
Corradino, organista e Maestro di Cappella del Duomo di Cremona.
Subito il Capitolo della Cattedrale emanò un "avviso di
concorso" verso chi << habbia pensiero
d'impiegarsi in tal carico [...] nella Chiesa a far prova della
sua arte,...>>. A furor di popolo i fedeli invocarono
la nomina di Merula come Maestro ed organista e così il 25
Agosto 1646 fu nominato in tal carica <<...con lo
stipendio di ducatoni 110 e undici lire>>. Sempre nel
1646 venne nominato Direttore della Musica dell'Accademia degli
Animosi, sempre in sostituzione del defunto Corradino, eletto a
tal carica dal Conte Cristoforo Schinchinelli, Principe
dell'Accademia stessa. Quest'ultima, costituita nel 1560 era una
istituzione culturale elitaria, le cui riunioni dei nobili
iscritti si tenevano allora nella sala del Consiglio del Palazzo
comunale e di cui Giovanni Battista Assandri, storico
dell'Accademia, riporta di memorabili "trattenimenti
armonici". Tra i suoi iscritti figurò negli anni
precedenti anche il grande Claudio Monteverdi.
Nel 1660 a Cremona, in occasione della nomina a Cardinale del
cremonese Pietro Vidoni, furono organizzate grandi feste. Nella
Chiesa dei Carmelitani di S. Imerio, il 29 Aprile si cantò, come
riferisce il Bresciani, <<...una solenne Messa di
cinque chori di Musica concertata de voci et jstrumenti opera del
Cav.r Tarquinio Merula Organista della Chiesa Cathedrale di
questa sua patria Cremona>>.
Mantenne questi prestigiosi incarichi fino alla morte che avvenne
a Cremona il 19 Dicembre del 1665 e fu sepolto nella chiesa di S.
Lucia all'altare del S.S. Crocifisso.
MARCELLO VILLA